QUESITO N° 052
Tempo addietro avete inviato una mail dove, se non erro, si parlava del ritrovamento del valore da € 0,70 di Posta Italiana con la famigerata busta colore “Oro”. Ebbene durante la Mostra Filatelica di ottobre u.s., a Pecetto ho acquistato una striscia di francobolli di questo valore, l’addetta dell’Ufficio Postale temporaneo mi ha detto di avere solo quel foglio e quindi ho acquistato la striscia di destra completa di cimosa che reca il numero di serie KB059246623. Quando questo francobollo è uscito sul mercato, vale a dire il 1° marzo 2013, presso l’Ufficio Postale di Garessio Ponte (a pochi Km. da dove risiedo, Ormea) ho acquistato per le mie buste da far viaggiare, solito discorso di noi collezionisti, 30 francobolli, vale a dire 3 strisce verticale complete di cimosa che reca il numero di serie KB056865148. Li per li non ho fatto molta attenzione al colore della busta. Poi pochi giorni fà, confrontando quanto mi è rimasto con quanto preso a Pecetto mi sono accorto che le buste dell’emissione 1° marzo sono colore “ORO” è possibile osservare dalla scansione che invio.Quanto sopra perché se non erro in quella e-mail inviata a suo tempo si cercava di capire in quale periodo potevano essere uscite queste varietà. Ora se non ho preso una cantonata, qui avete la risposta! Praticamente da subito, fin dal primo giorno di emissione. Angiolo Dotta – Ormea – CN
RISPOSTA
Molto probabilmente questo argomento avrebbe richiesto una nota specifica e più esplicita. Mi scuso quindi se ho “nascosto”, ma senza volerlo, la mia opinione in merito alla busta dorata del 70 centesimi, che è inserita all’interno della comunicazione relativa alla nuova emissione della cartolina di pari valore nel N°234 di Novembre del “Francobollo Incatenato”. In soldoni dico che la busta dorata di questo francobollo non è paragonabile a quella del 60 cent. Mi spiego meglio, nel 60 centesimi sono state stampate varie tonalità in evoluzione quasi continua dal verde scuro al dorato; c’è però una certa tiratura in cui la doratura è particolarmente coprente e fa repubblica a sè. Nel valore da 70 centesimi invece la doratura, per qaunto visibile e ben distinguibile dalla versione verde scuro, rientra più facilmente nelle varizioni del 60 centesimi. Per dirimere e poter mettere un punto fermo su questo problema, forse, sarebbe necessaria una analisi cromatica del coloro oro su base chimica, ma non credo che possa essere di facile esecuzione se non pagando un po’ di soldi. In conclusione personalmente sono molto scettico e ritengo anche che potrei ipotizzare che Poste Italiane abbia giocato su questa tonalità di colore visto il successo del 60 centesimi. Comunque ognuno di noi colleziona in modo personale e nulla vieta di inserire questo francobollo nella propria collezione, in ogni caso è sempre un francobollo comune che si presta a soddisfare la nostra curiosità.
Risponde Nicola Luciano Cipriani – Perito Filatelico
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